Affidiamo il resoconto del Raduno degli Arbitri di Promozione ed Eccellenza ad un giovane partecipante al raduno.
Venerdì 4 gennaio 2019 ha avuto inizio il raduno di metà campionato riservato agli arbitri di Promozione ed Eccellenza del CRA Toscana. Il ritrovo è stato fissato nel primo pomeriggio presso l’impianto “La Palagina” di Pieve a Nievole che ha ospitato l’esecuzione dei test atletici dei 71 arbitri presenti che si sono cimentati nei 40 metri scatto e nell’abituale Yo-Yo test. Il raduno è proseguito in serata presso la sala riunioni dell’Hotel Belvedere a Montecatini, ma prima ancora di iniziare la parte tecnica, il Presidente Vittorio Bini e tutta la commissione hanno voluto ricordare, con un minuto di silenzio, il compianto collega di Livorno, Riccardo Pelagatti, venuto a mancare poco meno di un mese fa. Con questo ricordo i direttori di gara si sono prestati alle parole di Bini che ha esordito ricordando come nella carriera di un arbitro si parta sempre dal basso, dirigendo le partite in stadi in cui le offese e gli insulti arrivano da una sola voce, e sottolineando che la maggior parte degli arbitri non saprà mai cosa significhi svolgere il proprio compito all’interno di uno stadio in cui 80 mila persone urlano e si lamentano per le decisioni prese; chi ha un sogno, continua Bini, deve non solo sapere, ma anche sapersi applicare, non solo volere, ma aver voglia di fare, solo così un buon arbitro può meritarsi i fischi assordanti di tutti quei tifosi.
L’esecuzione dei quiz regolamentari a preceduto l’assegnazione delle camere e l’inizio della cena al termine della quale è stato proposto un nuovo lavoro di gruppo che richiedeva la visione e l’analisi da parte degli arbitri di alcuni episodi validati dalla UEFA che trattavano svariati argomenti. La mattina del 5 gennaio si è aperta con l’intervento di un ospite di questo raduno, il membro del Comitato Nazionale responsabile del Centro Umberto Carbonari, che ha da subito espresso il proprio piacevole stato d’animo alimentato dalla serenità respirata all’interno del gruppo degli arbitri. Carbonari ha poi proseguito il proprio discorso spiegando ed accogliendo con soddisfazione le nuove leggi della giustizia sportiva, perché le critiche possono servire alla crescita del mondo arbitrale che non ha però bisogno della violenza. Dopo l’intervento sono stati corretti i lavori di gruppo assegnati la sera precedente che hanno dimostrato come i ragazzi presenti lavorino adottando in linea generale lo stesso, corretto, metro di giudizio. Questo può avvenire solo grazie al duro lavoro portato avanti dagli Organi Tecnici regionali che si adoprano a tagliare video sugli episodi che poi vengono commentati, a scopo puramente didattico, durante i raduni svolti. Dopo una prima carrellata di casistiche da valutare è stato accolto con un caloroso applauso il secondo ospite della giornata, l’arbitro appartenente alla CAN A, Massimiliano Irrati, associato della vicina sezione di Pistoia. Egli ha esortato i presenti a programmare l’allenamento in funzione degli impegni che si hanno, mettendo da parte il divertimento per evidenziare i tratti di professionalità che ogni direttore di gara deve possedere. La ricerca dell’equilibrio tra arbitraggio e vita personale è estremamente fondamentale per il VAR finalista dei mondiali di Russia 2019, e prima si trova questo equilibrio prima si può cominciare a raggiungere i propri obiettivi appuntati nella futura carriera arbitrale. Il seguente pranzo ha concesso agli arbitri una breve pausa di circa un’ora prima di rientrare in aula per lo svolgimento di un video quiz sempre validato dalla UEFA e la visione di nuovi filmati riguardanti le partite di Promozione ed Eccellenza toscana. La visita del presidente della LND Toscana Paolo Mangini ha chiuso il raduno, l’intervento che ha fatto è stato un romantico ricordo di come negli anni il cittadino abbia perso l’empatia nei confronti della squadra e dell’umile campo di gioco della propria città a causa di questione economiche e sociali, motivo per il quale la FIGC sta cercando in tutti i modi di riportare le persone ad innamorarsi e avvicinarsi al mondo del calcio da spettatori. Ha chiuso il raduno Vittorio Bini soddisfatto del lavoro dei propri ragazzi che non dovranno però accontentarsi per poter migliorare sempre di più al fine di prendere le migliori decisioni tecniche sui terreni di gioco.
Stefano Giordano Sez. Grosseto