Giovedì 3 ottobre 2019 in prima mattinata, con il ritrovo fissato in successione nelle città di Arezzo, Valdarno e Prato, ha avuto inizio un’esperienza formativa importantissima, e per certi versi unica, per gli arbitri d’elite appartenenti al Comitato Regionale Arbitri Toscana. I 37 arbitri convocati, accompagnati dal Presidente Toscano Vittorio Bini, coadiuvato dalla propria squadra di Organi Tecnici e dalla quasi totalità dei Presidenti sezionali, a seguito di un lungo viaggio in autobus sono sconfinati in Svizzera, patria dell’Headquarters della FIFA, destinazione finale di questo insolito raduno arbitri. Intorno alle 19, come d’abitudine d’oltralpe, si è tenuta la cena a seguito della quale, in un’aula del Campus Sursee, luogo dove gli arbitri hanno pernottato, è stata aperta una prima parentesi tecnica e regolamentare. Così come d’abitudine nei raduni tenutisi in Toscana Vittorio Bini ha preso parola per iniziare ufficialmente la riunione cominciando con la visione di alcuni filmati tratti da partite arbitrate dai direttori di gara lì presenti; sono stati esaminati vari episodi riguardanti soprattutto l’aspetto disciplinare per poi concludere con rapido ripasso e approfondimento riguardante la recente circolare n.° 1. La mattina di venerdì 4 settembre la comitiva toscana si è trasferita a Zurigo per sostenere un’intera giornata dedicata all’arbitraggio all’interno del quartier generale della FIFA. Gli arbitri sono stati accolti in maniera davvero piacevole da Claudio Pilot, che si è prestato gentilmente a fare da guida per l’intera giornata; dopo le presentazioni iniziali, all’interno della sala riunioni collocata al primo dei nove piani della struttura ideata dall’architetto Tilla Theus, ad aspettare i fischietti toscani, lo svizzero Massimo Busacca, ex arbitro di calcio internazionale e ora dirigente arbitrale, che ha tenuto un’entusiasmante lezione tecnica incentrata sulla figura dell’arbitro e la sua evoluzione dovuta ai nuovi supporti tecnologici presenti, soprattutto il VAR.
Busacca ha ricordato ai presenti che quella dell’arbitro è una figura caratterizzata da tratti di personalità imprescindibili che vanno dal coraggio all’umiltà fino alla capacità di prendere velocemente decisioni difficili in situazioni stressanti. L’arbitro della finale di Champions League 2009 ha continuato la riunione spiegando come sia fondamentale per un direttore di gara trasmettere serenità a seguito delle proprie decisione, giuste o sbagliate che siano, adottando un comportamento sempre autorevole e mai autoritario per imporsi sui giocatori e sulle loro eventuali proteste; a supporto di questi consigli Busacca ha proiettato diversi filmati riguardanti le sue partite dimostrando uno spirito autocritico volto a offrire spunti per la crescita dei giovani arbitri presenti. A seguito dei ringraziamenti e dei saluti finali terminati con una foto ricordo sul campo centrale sintetico della sede della FIFA, gli arbitri, incuranti sia della pioggia, del freddo che del vento di un’uggiosa giornata di ottobre, hanno indossato la tenuta sportiva per effettuare una seduta di allenamento, curata dal Dott. Angelo Pizzi, di circa 45 minuti, valida come rifinitura in vista delle partite da dirigere la domenica. Solcare un terreno di gioco di così grande prestigio ha infuso negli arbitri toscani delle emozioni positive percepibili a pelle e che gli stessi Presidenti di sezione insieme agli Organi Tecnici, nel vedere i loro ragazzi così uniti e professionali, hanno provato. A seguito del pranzo Pilot ha accompagnato il gruppo a fare una visita presso il FIFA World Football Museum, un momento particolare, in grado di far riaffiorare piacevoli ricordi ai meno giovani del gruppo e far conoscere la storia delle coppe del mondo, e del calcio mondiale in generale, ai più giovani. In serata, gentilmente omaggiata da gadgets della FIFA, la squadra del CRA Toscana ha fatto rientro al Campus, dove, dopo cena, il Presidente Vittorio Bini ha fatto il summit di ciò che è stato appreso in questa due giorni di duro lavoro, congedando i propri ragazzi per permettere loro di riposare in vista del lungo viaggio di ritorno del sabato, un dovuto giorno di riposo per affrontare al meglio le importanti partite della domenica. L’esperienza di un raduno alla FIFA per un giovane arbitro di una sezione toscana è senz’altro qualcosa di unico, lascia una profonda sensazione di crescita a livello umano e arbitrale, nella speranza che in un futuro sia, per qualcuno, non più una mera esperienza unica, ma soltanto qualcosa di raro.
Stefano Giordano