Si chiude la carriera per Gianluca Rocchi, il secondo arbitro di sempre per numero di presenze in Serie A. Gianluca, arbitro fiorentino che alla scuola arbitrale della Sezione di Firenze si è alimentato e cresciuto, alla scuola di maestri come Luciano Luci, è cresciuto negli anni con la forza di un giovane che aveva chiaro fin da subito il proprio percorso, il proprio obiettivo. Una carriera, un percorso arbitrale, folgorante. Inizia ad arbitrare nel 1989, prima in Provincia, e poi in lungo e largo per tutta la Toscana. La Toscana… e qui il discorso si allarga. Il ragazzo della Firenze ovattata si inizia a confrontare con i tanti arbitri Toscani che gli sono da stimolo, da esempio o anche da traguardo. Ma Gianluca nel 2000 è già in Serie C e nel 2003 approda alla CAN a e B e quando deve ancora compiere 31 anni fa il suo esordio in Serie A, alla sua prima stagione, nella gara Lecce – Reggina. Parte da qui una cavalcata incredibile, un percorso che lo proietta nella storia dell’arbitraggio moderno. Rocchi rappresenta, per molti addetti ai lavori, l’anello di congiunzione fra il “vecchio” modo arbitrare, ed il nuovo. Un arbitro che traghetta ed applica nel modo migliore le nuove tecnologie al modo di arbitrare. Bandierine elettroniche, auricolari, VAR. Rocchi è stato capace di legare assieme queste nuove realtà non rinnegando mai nulla di quello che aveva imparato dai suoi maestri. Lascia un bel vuoto…. L’esperienza di 263 gare dirette in serie A non sarà facile da colmare. L’esperienza internazionale di Gianluca sarà per i prossimi giovani arbitri un traguardo da raggiungere. “Di Gianluca – dice il Presidente CRA Vittorio Bini – mi hanno sempre colpito le qualità umane. Una persona fantastica. Una persona umile e sempre disponile. Mi affascinava guardare le facce dei ragazzi della CRA quando ammirati ed attenti ascoltavano un suo intervento in occasione di uno dei tanti nostri raduni a cui ha partecipato. “
Lorenzo De Robertis