Prosegue, non senza le difficoltà legate al periodo contingente che stiamo vivendo, il percorso formativo intrapreso dal Settore Tecnico dell’AIA e dal suo Responsabile Matteo Trefoloni. Secondo ciclo di incontri dedicato questa volta agli arbitri di promozione ed eccellenza di Calabria, Liguria e Toscana. Adattarsi alla situazione, modificare le “regole di ingaggio” e cercare di trarre il massimo vantaggio dalla realtà delle cose. Questi sicuramente i cardini del Settore Tecnico Aia che è riuscito a trasformare un pomeriggio di un giorno (purtroppo) senza gare in un importante momento formativo. Semplice lo schema, coinvolgente il metodo efficace il risultato finale. Ecco la ricetta: prendi 150 arbitri di promozione ed eccellenza di tre regioni geograficamente distanti fra loro, in una “sala comune” gli somministri 10 video quiz. Consegnate le risposte prendi i ragazzi e, dopo averli “mischiati” li suddividi in 20 “stanze virtuali” e li affidi alle cure ed alle competenze di altrettanti Componenti del Settore Tecnico e a Componenti dei Comitati regionali interessati. Insieme riguardano i quiz (attenzione non vengono “corretti” i quiz ma solo analizzati) , intervengono, discutono, si confrontano, si provocano…. Dopo un’ora ancora tutti in seduta comune. Vengono riproposti i quiz, gli stessi video. Cambiano le percentuali di risposte esatte. + 40% di risposte esatte. In questo numero, in questa percentuale sta tutto il senso della giornata. Confrontarsi per migliorare, confrontarsi per crescere. “Grande emozione e piacere per questa esperienza innovativa e altamente formativa. Quattro ore di pura tecnica con confronto, scambio di esperienze e valutazioni fatte da ragazzi di tre regioni diverse– il Commento del CRA della Toscana Vittorio Bini che conclude – Gli arbitri hanno affrontato questa esperienza con grande impegno e piacere. É stato per tutti, dirigenti e giovani colleghi, un percorso di arricchimento tecnico e associativo”.
Molto positivo anche il commento di Fabio Vicinanza , Cra della Liguria , “ Ringrazio il Responsabile del Settore Tecnico dell’AIA Matteo Trefoloni per averci permesso un'esperienza che i ragazzi hanno vissuto in maniera proficua ed entusiasmante. E' stato particolarmente stimolante lavorare con questa metodologia utilizzata a livello internazionale ed assistere al confronto tra i ragazzi di diverse realtà regionali quali la Calabria, la Toscana e la Liguria che mi onoro di rappresentare. Ho particolarmente apprezzato – prosegue Vicinanza - la qualità delle considerazioni messe in campo via via dai gruppi nell'esaminare i vari filmati che sono stati presentati. Sicuramente è frutto di una valida cultura tecnica di base e di un metodo di lavoro proficuo sotto più aspetti. Mi complimento con i miei colleghi presidenti e con i loro Componenti. Un particolare ringraziamento vada anche ai componenti del settore tecnico che ci hanno assistito e guidato nella realizzazione di questo splendido evento formativo e di incontro”. Dalla Calabria il Presidente CRA Franco Longo esprime i più sentiti ringraziamenti “ al Responsabile Matteo Trefoloni, ai Vice Marco Ivaldi, a Riccardo Tozzi ed a Domenico Celi; alla Responsabile del Modulo ‘Talent & Mentor’ Valentina Garoffolo e ai vari Componenti del Settore Tecnico dell’AIA impegnati nell’organizzazione dell’evento, molto formativo per i nostri arbitri. Altro sentito ringraziamento va ai miei colleghi Presidenti CRA – conclude Longo - e ai vari Componenti Regionali per il supporto. Si è trattato di un raduno servito alla crescita e al confronto tra arbitri di realtà diverse, che hanno risposto dimostrando una rilevante competenza tecnica. Incontro costruttivo anche per noi formatori, nel nostro lavoro di preparazione dei direttori di gara verso le categorie nazionali”. “ Sono molto soddisfatto – chiosa il responsabile del Settore Tecnico Matteo Trefoloni - per questo raduno interregionale, che ci ha permesso di differenziare l’attività didattica in questo momento difficile per l’emergenza COVID. Impossibilitati ad incontri in presenza abbiamo perlomeno organizzato e svolto online qualcosa di diverso con ragazzi che sono cresciuti in contesti differenti, ma con tanta voglia di condividere e di parlare la stessa lingua”.