“Donna? Chiamatemi arbitro!”. Con questo semplice slogan si è aperto il raduno “Donne al centro” svoltosi lo scorso 18 dicembre a Viareggio. Un’idea nata e portata avanti dal Presidente Tiziano Reni, dal Vice Lorenzo Ciardelli e dall’intera Commissione del Comitato Regionale Arbitri della Toscana. Una giornata che ha visto la presenza di tutte le associate in forza nell’Organico regionale, dagli arbitri agli assistenti fino agli osservatori. Con loro si sono aggiunte anche sette colleghe dei vari Organici provinciali.
“Il nostro obiettivo – ha spiegato Reni – è quello di formare arbitri, indipendentemente dal genere. Quello di oggi è un raduno dedicato ad arbitri che hanno necessità di fare gruppo, perché nella nostra Associazione solo col gruppo si ha poi la forza individuale di toglierci delle soddisfazioni.”
Raduno cominciato con un’intensa seduta di allenamento sulla spiaggia e proseguito nei locali della Sezione “Angelo Domenici” di Viareggio, alla presenza di Carina Vitulano, Componente della Commissione Arbitri Nazionale di Serie C, e di Kalinka Mugnaini, Componente del Settore Tecnico dell’AIA.
Il pomeriggio in aula si è poi aperto con i saluti in collegamento di Katia Senesi, Componente del Comitato Nazionale: “Il CRA, con questo raduno, vi sta offrendo una grande opportunità di formazione che dovrete sfruttare al massimo. L’AIA crede fortemente nelle donne e l’appuntamento di oggi ne è la prova. Avrete a disposizione gli stessi strumenti per potervela giocare alla pari con i colleghi uomini, dipende solo da voi -. E ancora - Non ci saranno scorciatoie, sarà solo la meritocrazia ad essere premiata”.
Accolta tra gli applausi anche Maria Sole Ferrieri Caputi, arbitro internazionale e prima donna a dirigere una squadra di Serie A. “Sentitevi orgogliose di far parte dell’AIA e di questa Regione per le grandi opportunità di crescita che ci stanno offrendo.” Maria Sole ha tenuto a raccontare alle giovani colleghe i momenti difficili vissuti prima di arrivare a quel Cagliari-Cittadella che ha segnato la sua carriera, oltre che la storia del calcio italiano. “Ho avuto molte battute di arresto, soprattutto all’inizio del mio percorso, ma non mi è mai mancata la forza e la determinazione di rialzarmi e proseguire con ancor più motivazione. Col tempo siamo riuscite a costruirci una certa credibilità, grazie a tutte noi e al supporto datoci dall’AIA. Ne è la prova il fatto che ognuna di voi può vantare di avere in Sezione una donna che si è tolta delle belle soddisfazioni arbitrando. Io sono solo l’ultima e sono certa che dopo di me ce ne saranno sicuramente altre.” Per poi lanciare un bel messaggio conclusivo: “Siate amiche, costruite un percorso condiviso e fate autocritica per capire cosa vi manca per raggiungere la categoria superiore.”
La giornata è proseguita con il lavoro in aula, dall’aspetto tecnico a quello comportamentale con l’analisi di vari episodi di gare arbitrate dalle associate presenti. Concentrazione, atteggiamento, collaborazione. Sono soltanto alcuni dei tanti aspetti su cui Reni e la Commissione hanno voluto porre attenzione. Per poi chiudere il raduno con una frase che sicuramente le ragazze sapranno fare propria: “Cura i pensieri, diventeranno parole. Cura le tue parole, diventeranno le tue azioni. Cura le tue azioni perché diventeranno abitudini. Cura le tue abitudini perché diventeranno il tuo carattere. E cura il tuo carattere perché diventerà il tuo destino. Quello che pensiamo, diventiamo.”