di Niccolò Galligani
9 luglio 2006. Olympiastadion di Berlino. Italia-Francia. Finale della Coppa del Mondo. Fabio Grosso si appresta a calciare il rigore decisivo. Sistema con cura il pallone sul dischetto. Un paio di secondi lunghi una vita. Apre la bocca, muove la lingua. Lo sguardo fisso davanti a sé. Il fischio dell’arbitro. La rincorsa è lunga, il sinistro potente. Pallone a destra, portiere a sinistra. La corsa liberatoria, l’urlo incredulo. L’Italia è per la quarta volta nella storia campione del mondo. Fotogrammi impressi in maniera indelebile nella memoria di tutti gli italiani.
Ed è proprio a quei momenti che le ragazze del Comitato Regionale Arbitri della Toscana, nel loro raduno tutto al femminile di sabato 28 ottobre, hanno ripensato quando si sono ritrovate davanti Marcello Lippi, che di quell’impresa ne è stato il principale artefice come Commissario Tecnico.
Un ospite “mondiale” per celebrare il secondo appuntamento di “Donne al centro”, una giornata interamente dedicata a tutte le associate in forza all’organico regionale, dagli arbitri agli assistenti fino agli osservatori, a cui hanno partecipato anche le colleghe in rampa di lancio dei vari organici provinciali e quelle più esperte a livello nazionale, con la punta di diamante Maria Sole Ferrieri Caputi. Un’idea che il Presidente Regionale Tiziano Reni, insieme a Rebecca Martini, Responsabile regionale del progetto Women Referee, e all’intera Commissione, ha voluto riproporre a Viareggio dopo l’edizione del 2021.
Proprio quella Viareggio che di Lippi ne è la casa. Una carriera lunga 50 anni, prima da calciatore e poi da allenatore, che lo ha portato inevitabilmente a contatto con la classe arbitrale: “Credo che fare l’arbitro sia difficile tanto quanto fare l’allenatore. Da un direttore di gara mi sono sempre aspettato l’obiettività nel prendere le decisioni e la conoscenza del regolamento, oltre ad apprezzarne la sincerità nell’ammettere un errore. È importante poi sapersi porre con rispetto nei confronti di giocatori e allenatori”.
La preparazione all’evento, un filo rosso che lega i fischietti con gli allenatori: “Il consiglio che mi sento di darvi è quello di studiare le caratteristiche delle squadre che andrete ad arbitrare guardando le partite delle vostre categorie, magari con colleghi più esperti. Il vostro obiettivo deve essere quello di cercare di conoscere il più possibile della gara che affronterete per essere preparati all’evento”.
Impossibile poi non ricordare l’impresa del 2006: “La nostra forza è stata il gruppo, oltre alla grande qualità dei singoli. Quest’estate ci siamo ritrovati tutti a Coverciano, abbiamo vissuto il piacere di stare insieme e ritrovarsi, tanto da creare una chat di gruppo dove i ragazzi si sentono quotidianamente”. Una chiacchierata che ha spaziato dagli aspetti tattici a quelli motivazionali e psicologici, che le ragazze toscane difficilmente potranno dimenticare. Come la divisa ufficiale personalizzata che la Commissione regionale ha deciso di regalare a Lippi e che magari troverà un posto tra i tanti premi individuali dell’allenatore viareggino.
Non è voluto mancare all’appuntamento nemmeno l’arbitro in forza alla Commissione Arbitri Nazionale di Serie A e B, Maria Sole Ferrieri Caputi, altro ospite “mondiale”, reduce dai Mondiali femminili che si sono svolti in Australia e in Nuova Zelanda.
“Dobbiamo sentire l’orgoglio di rappresentare questa Regione”, ha esordito Maria Sole, prima di mostrare alcuni suoi episodi sulla gestione della gara. “Credete in ciò che fate: grazie all’AIA ho avuto la possibilità di girare l’Italia e il mondo. Avete una grande opportunità, già dalla Serie D potete ambire a diventare internazionali, per cui se un po’ vi piace quest’attività credeteci tanto. Vi auguro di essere già da domani un passo più vicine ai vostri sogni”.
Ad impreziosire il raduno la presenza di Katia Senesi, Componente del Comitato Nazionale dell’AIA: “Questo è uno sport tagliato per voi. Tra voi e i colleghi uomini non ci sono differenze, non mollate alle prime difficoltà, ma pensate a ciò che perdereste. Noi lavoriamo per voi”. Tra i tanti lavori in corso, oltre al Women Referee, il Training Lab, un progetto innovativo, di cui Senesi è Responsabile, che vuole replicare in modo semplificato il meccanismo del VAR negli organici provinciali per permettere agli arbitri di migliorare attraverso le immagini delle loro gare.
Spazio poi al campo con l’effettuazione dei test atletici, per proseguire con i quiz per verificare la preparazione sul Regolamento del Giuoco del Calcio con il supporto di Kalinka Mugnaini, Componente del Settore Tecnico dell’AIA.
“Con questa giornata – ha chiuso i lavori il Presidente Reni – vogliamo mettervi in condizione di ritagliarvi il vostro spazio. È il momento di uscire fuori, di dare delle risposte. È il momento di dire ‘io ce la posso fare’”. Magari sognando di vivere un giorno “mondiale” come l’hanno vissuto Lippi e Ferrieri Caputi.