Si è tenuto il 18 e 19 Novembre il Campus del Comitato Regionale Arbitri Toscana (CRA Toscana) sull'impianto Football Academy di Arezzo: il “Campus” è un progetto che il CRA porta avanti da molti anni e si svolge nella forma di un raduno, i cui partecipanti sono arbitri scelti tra i più giovani e promettenti dell'organico di Prima e Seconda Categoria Toscana. Il raduno è iniziato con i test atletici che, malgrado la pioggia incessante, si sono conclusi con ottimi risultati da parte di tutti gli arbitri, dopo di ché nella stessa giornata sono stati effettuati i consueti quiz tecnici, stavolta però con domande aperte (anziché risposta multipla). Successivamente, come avviene ormai da diverse stagioni calcistiche, sono stati visionati e analizzati moltissimi filmati riguardanti sia gare di Champions League, sia gara dei medesimi Arbitri presenti: partendo dall’analisi degli episodi, sono state impartite le disposizioni a cui devono attenersi tutti gli arbitri regionali (dal posizionamento da tenere sul terreno di gioco, passando per la gestione e lettura della gara concludendo con il rapporto con i calciatori). Scopo di questo “stage formativo” è da sempre la formazione di Arbitri che, sempre più giovani, hanno bisogno di più esperienza, che viene acquisita tramite la visione dei filmati stessi e dalla partecipazione e coinvolgimento reiterato di tutti i presenti. “L'arbitro deve essere curioso in campo, deve essere alla ricerca della posizione ottimale per controllare il fulcro del gioco senza perdere di vista anche il fuorigioco” - considerato che gli arbitri di Prima e Seconda Categoria non hanno a disposizione gli assistenti ufficiali. Trefoloni ha insistito molto sull’aspetto tattico-atletico: “L'arbitro per fare questo spostamento deve essere disposto a correre anche tre chilometri in più a partita e deve avere la forza e volontà di farlo”. Il Raduno si è concluso con lo sprono a migliorarsi, applicando tutte le disposizioni ricevute, le quali, se assimilate a pieno, dovrebbero permettere ai promettenti Arbitri toscani di avere gli strumenti per intraprendere e proseguire un lungo percorso (si spera) pieno di soddisfazioni. Surplus di questi due giorni prettamente tecnici, è stato la creazione di un “gruppo” composto da arbitri di sezioni diverse, che hanno potuto conoscersi meglio e hanno potuto divertirsi assieme come fossero una squadra, più precisamente la “primavera” della sezione Toscana dell’Associazione Italiana Arbitri.
Marco Tomaiuolo