2018RTOFinziLa sezione di Valdarno ha avuto l'onore di ospitare l'arbitro internazionale e presidente della sezione di Foligno Valentina Finzi. Arbitro dal dicembre 2001, dopo la trafila nei campionati regionali ottiene la promozione all’Organo Tecnico Nazionale nel 2011. Nel suo curriculum arbitrale si annovera la permanenza a disposizione della CAI per 2 stagioni, al termine delle quali approda alla CAN D dove opera attualmente come arbitro effettivo. Il 16 maggio 2016 inoltre è stata eletta presidente di sezione e nel 2017 è arrivata l'importante nomina di Arbitro Internazionale. Valentina ha aperto l'incontro spiegando che è figlia d'arte; è stato infatti il padre, già arbitro, che Valentina seguiva la domenica sui campi ad appassionarla e a spingerla così, una volta raggiunta l'età necessaria, ha svolgere il corso e diventare finalmente arbitro effettivo. Valentina ha proseguito la riunione soffermandosi sul significato del coraggio rapportato all'attività arbitrale. "Coraggio di prendere le proprie decisioni e cercare di vincere la paura attraverso i valori di questo sport, attraverso la convinzione che non può vincere l'arroganza ma le qualità tecniche che noi ogni domenica dobbiamo tutelare". Dobbiamo ricordarci sempre che le nostre decisioni sono inappellabili, e quindi dobbiamo tenere sempre a mente la responsabilità che abbiamo ogni Domenica sul terreno di gioco; responsabilità anche nei confronti degli altri colleghi, della nostra Sezione, della nostra Regione e dell'Associazione tutta che ogni volta che indossiamo la divisa rappresentiamo, responsabilità soprattutto dal punto di vista comportamentale e per questo dobbiamo cercare di arrivare il più preparati possibile per affrontare la gara. La preparazione passa sicuramente da cinque componenti fondamentali come quella atletica, tattica, tecnica, preparazione psicologica e conoscenza del calcio. Tutte queste qualità, coltivate e migliorate nel tempo, faranno sì di diventare un arbitro competente per operare e superare tutte le difficoltà e situazioni che si presenteranno lungo il percorso. Valentina ha poi concluso ribadendo che ognuno di noi deve avere di fronte a sé ben presente un obiettivo su cui lavorare, ovviamente obiettivo raggiungibile per non perdere mai la motivazione che ci alimenta. Un po’ come uno scalatore che dopo una salita affronta una pianura, non si può permettere di riposare e staccare la spina per non perdere la concentrazione e determinazione necessaria per affrontare quella successiva.

Filippo Bercigli