2019RTONicchiMomenti importanti che rimarranno per sempre nella storia della Sezione. Un ospite speciale, un ospite “presidenziale”. Marcello Nicchi, Presidente Nazionale dell’Aia alla Riunione Tecnica Sezionale. Un ospite tanto prezioso, sempre vicino alla Sezione di Valdarno, (vive infatti a pochi chilometri dalla Sezione) ma sempre così lontano a causa dei suoi mille impegni. Una chiacchierata a 360 gradi piuttosto che una lezione. “Son qui stasera con voi – ha esordito il Presidente- per salutare il nuovo Presidente e per complimentarmi con lui e con il suo Consiglio per lo splendido lavoro che state facendo.”. “ Dopo la lunga presidenza di Patrizio Pasqui, un amico sincero, - ha proseguito Nicchi – non sarà facile superarsi, ma sono convinto che gli arbitri di Valdarno abbiano scelto al meglio. Vedo davanti a me un gruppo di arbitri giovani e di dirigenti capaci”. Il presiedente Nicchi ha poi proseguito il suo intervento ritenendosi molto soddisfatto della stagione che si sta concludendo sotto l’aspetto tecnico e, maggiormente, dal punto di vista delle riforme in quanto si inizieranno ad attuare quelle dello statuo, dei regolamenti, della tecnologia, e soprattutto la riforma della giustizia sportiva in quanto è quella che maggiormente porta discrasie tra le componenti del movimento calcio.

“In particolare quello di cui maggiormente l’associazione deve andar fiera è che tutti abbiano capito che gli arbitri non si toccano”. Un pensiero poi a tutti i giovani presenti:” Arbitrare è la cosa più semplice del mondo, basta avere soltanto un po’ di determinazione ed un po’ di attenzione a quello che vi viene insegnato. Non è difficile arbitrare se ogni volta che finisce una partita non vedete l’ora di spedire il rapporto ed aspettare la designazione successiva. Chi non sente il richiamo della designazione non potrà mai raggiungere gli obiettivi che si era prefissato”. Nel rinnovare ringraziare per l’opportunità il Presidente Tarchi e tutto il consiglio direttivo il Presidente Nicchi ha rinnovato a tutti i complimenti per la bella sezione, e per i tanti giovani che la riempiono: “non so se saranno bravi come arbitri ma sicuramente saranno grandi uomini e grandi donne che cresceranno prima di qualcun altro e soprattutto fortunati perché chi non prova ad arbitrare non potrà mai sapere cosa significhi vivere il calcio dalla parte del regolamento”. Alla riunione hanno partecipato anche alcuni colleghi della vicina Sezione di Arezzo ed il Presidente della CRA Toscana Vittorio Bini.

Filippo Bercigli