Nei giorni scorsi la Sezione di Livorno ha avuto il piacere di ospitare l’arbitro di Serie B, Riccardo Ros di Pordenone. La riunione, che rientra nel progetto nazionale di portare l’esperienza e le conoscenze degli elite dell’Associazione in tutte le sezioni italiane, ha riscosso grande successo con una nutrita presenza degli associati amaranto. Riccardo entrò nell’Associazione in giovanissima età e già a 21 anni arbitrava in Serie D. Dopo 5 anni in LegaPro, dove dirige la finale playoff di categoria, viene promosso nella Serie cadetta. Nel 2016 ecco che arriva il debutto in Serie A, in Chievo - Bologna. La riunione è stata impostata in due parti: la prima incentrata sulle caratteristiche necessarie per essere un arbitro di successo; la seconda basata invece sull’aspetto tecnico. L’arbitro prima di tutto, deve possedere delle qualità imprescindibili: la forma atletica ottimale e la conoscenza regolamentare. L’ospite ha colto l’occasione per sollecitare i presenti a partecipare al Polo sezionale che può fare la differenza poiché la vicinanza ad arbitri di alte categorie aiutano lo sviluppo della giusta mentalità. Alla platea ha voluto mandare messaggio: l’arbitraggio è un mix di ingredienti composto da equilibrio, coraggio, sacrificio, in particolare modo quelli fatti per colmare le proprie lacune, sono la spinta per il vero salto di qualità. Ogni arbitro deve essere affamato di conoscenza e perfezionamento. L'aspetto psicologico e motivazionale è stato uno dei punti più importanti della riunione: Riccardo ha evidenziato che il talento è importante, ma chi vuole fare il salto di qualità deve mettere in campo impegno e abnegazione che li guidano durante tutto il percorso arbitrale, soprattutto nei momenti difficili. Proprio la partecipazione alla vita sezionale ha dato modo di sottolineare al collega quanto il supporto della famiglia arbitrale sia lo spunto efficace per radunare le energie dopo prestazioni non positive e attenuare momenti esaltanti che possono distrarre dagli obiettivi prefissati. Chi arriva non è sempre soltanto il più forte ma, è colui che pur possedendo grandi qualità tecniche è sicuramente caduto ma è riuscito ad alzarsi continuando a lavorare di più e costantemente, facendo tesoro dei propri errori. Dopo questi insegnamenti, il friulano ha spostato l’attenzione sul piano tecnico sviluppando, attraverso l’analisi di video estrapolati da partite di Serie B, una interessante lezione sull’aspetto tecnico e disciplinare di alcuni episodi. Nei filmati visionati ha mostrato ai ragazzi la parte iniziale dell’azione e successivamente ha chiamato ogni arbitro o assistente a descrivere la situazione visionata e a valutare l’accaduto tenendo conto del risultato della partita, delle squadre che si sono affrontate e di tanti altri fattori che l’atleta in campo deve tenere in considerazione. La piacevole riunione si è conclusa con gli omaggi all'ospite da parte del Presidente Alessio Simola, il quale ha ringraziato Ros per esser stato capace di coinvolgere i ragazzi e di trasmettere loro messaggi importanti.
Luca Mantella