Dopo il rinvio di novembre, a causa dell'allerta rossa per le avverse condizioni metereologiche, finalmente lunedì 20 Gennaio presso il Cinema La Perla di Empoli, è andata in scena l'iniziativa “Arbitro per un giorno: il rispetto delle regole”. Protagonisti dell'incontro formativo sono stati l’ Assistente Can A Dario Cecconi, il Presidente della Sezione di Empoli Lorenzo Sani, l'Avv. Francesco Marzocchini, in rappresentanza dell'Associazione Italiana Giovani Avvocati (AIGA) e l'Assessore allo Sport del Comune di Empoli, Fabrizio Biuzzi. Moderatore il giornalista Giacomo Cioni. All'iniziativa hanno aderito gran parte delle scuole medie superiori di Empoli, per un totale di oltre 400 studenti, in rappresentanza degli istituti Ferraris - Brunelleschi, Calasanzio, SS. Annunziata, Pontormo e Virgilio. «La finalità dell'iniziativa è stata quella di sensibilizzare le nuove generazioni verso un'educazione allo sport, al rispetto sia delle regole che dell'avversario e della figura del giudice in senso più ampio del termine, in un periodo storico nel quale la figura di coloro i quali indossano una divisa o rivestono un ruolo decisionale è sempre più messa in discussione e bistrattata. Un incontro pubblico rivolto agli adolescenti con l'obiettivo di riportare in primo piano i valori di buona educazione e di etica, insiti nello sport e determinanti nella vita di tutti i giorni, affinché la società di domani sia migliore di quella di oggi» - queste le parole del Presidente Lorenzo Sani.
Parole alla quale hanno fatto seguito quelle dell’ Assistente Can A, Dario Cecconi, il quale ha prima ricordato la figura dell’ex Arbitro Stefano Farina , che lo ha cresciuto arbitralmente, ma soprattutto umanamente, per poi riprendere un concetto espresso dallo stesso Farina e trasferirlo all'attenta platea, «Credo che per un ragazzo o una ragazza di 15/16 anni, sia fondamentale fare l'arbitro, perché è un'esperienza di vita irripetibile. E' difficile pensare a ragazzi così giovani che nella vita, riescano velocemente a prendere una decisione autonomamente. Un giovane che inizia a fare l'arbitro, si trova immediatamente a capire cos'è la vita, a responsabilizzarsi, ma soprattutto a relazionarsi con adulti, ai quali far rispettare delle regole». L'incontro si è poi concluso lanciando un invito ai giovani presenti in sala, a riflettere e ad approcciarsi al mondo arbitrale come ad un modo diverso di fare sport, altrettanto bello ed affascinante e più in generale all'importanza della regola, garanzia di una giusta società, che ogni giorno ognuno di noi è chiamato a rispettare. Scegliere di fare l'arbitro è semplicemente prendere coscienza di ciò.