La Sezione in videoconferenza con Manuel VOLPI, Arbitro CAN-B La sezione di Arezzo ha tenuto lo scorso venerdì una riunione speciale: la sua prima in videoconferenza attraverso la piattaforma Google Meet fornitaci appositamente dall’AIA. Il “virtuale” non potrà essere sostitutivo del contatto, della vicinanza, dell’aspetto associativo, ma potrà sicuramente essere un utile strumento, in particolari situazioni, di informazione e formazione. Incontro che ha visto la partecipazione di un centinaio di associati, dai giovanissimi ai più esperti. Il Presidente Sauro Cerofolini ha ricordato come all’improvviso “Ci siamo addormentati in un mondo e ci siamo svegliati in un altro!”. Un'esperienza terribile che ha imposto uno stop alla nostra attività, al nostro hobby, alla nostra passione, che ci ha disorientato sì, per alcuni giorni, ma, come sempre, la Sezione ha poi reagito ideando e portando avanti una serie di iniziative di carattere tecnico ed associativo, iniziative tutte riportate nel nostro periodico “Bobonero”, inviato per e-mail ad ogni associato e presente sul nostro sito. “Permettetemi però di ricordare, a dimostrazione del grande Cuore e dello spirito di solidarietà che è parte di noi, che, in neanche due giorni abbiamo chiuso una raccolta fondi in favore dell’Ospedale San Donato per un importo complessivo di oltre € 1.500,00 che ha visto una grande partecipazione e di cui dobbiamo andare orgogliosi!” e, contemporaneamente, prosegue il Presidente, la Sezione ha portato a termine il suo primo corso arbitri online. Ecco a voi i giovanissimi colleghi che hanno brillantemente superato l’esame: Riccardo Bracciali, Angelo Cardeti, Enrico Formisano, Alessandro Nucci, Gabriele Santoro e Martino Vagheggi. Adesso aspettano fiduciosi di fischiare il primo calcio di inizio! La parola poi al nostro Lorenzo Gori, assistente arbitrale di serie A e vicepresidente, che ha sottolineato come in questo momento di convivenza con il virus sia fondamentale continuare a rispettare le regole, motivo per cui, pur attenti agli sviluppi normativi, non è ancora possibile accedere ai locali sezionali, né utilizzare le nostre strutture per gli allenamenti in gruppo. Dopo queste note informative la parola è passata al relatore designato: il nostro arbitro CANB Manuel Volpi, che ha proiettato sullo schermo una presentazione avente come tema centrale cosa ha significato e cosa significa per lui essere un arbitro: passato dai panni del calciatore ai panni dell’arbitro, capisce subito il valore di tale impegno, rinunciando a 17 anni ad una gita scolastica, perché la domenica mattina seguente avrebbe dovuto arbitrare una partita, la sua partita! Manuel ha esordito subito affermando che “un ragazzo che entra in sezione ha l’obbligo di sentirsi un privilegiato”, perché dal punto di vista relazionale e associativo entrerà a far parte di un ambiente sano, pulito, nel quale si istaurano legami ed amicizie che durano tutta una vita.
Arbitrare deve significare divertirsi e sottolinea come la tecnica si affini solo con il tempo: la tecnica da sola infatti non basta per avere successo; cuore, passione, impegno, sacrificio sono i valori su cui investire per distinguersi dagli altri e per far vedere che si ha una marcia in più. Una qualità che deve avere un arbitro è imparare ad ascoltare tutti, indistintamente dalla categoria arbitrata o dall’età. In una slide, Manuel ha, infatti, riportato le parole del compianto Presidente Onorario Giancarlo Felici: “Ascoltate e non abbiate fretta di parlare, il tempo stabilirà se sarete capaci”. Parte fondamentale per un arbitro è poi il sogno! Il sogno di arrivare ai massimi livelli, il sogno come qualcosa da proteggere, coltivare e alimentare e Manuel sottolinea come sia importante avere equilibrio, “avendo paura” quando le cose vanno bene e sentendosi forti quando le cose vanno male. Ad ogni inizio preparazione per la successiva stagione sportiva è utile, inoltre, darsi un obiettivo e l’obiettivo di Manuel è quello di non demoralizzarsi se non lo raggiungerà, ma di lavorare con tutto sé stesso per raggiungerlo. Manuel ha chiuso la sua presentazione dando due ultimi consigli: il primo, quello di arbitrare a testa alta, per farsi rispettare in campo, e quello di abbassare la testa, subito dopo fuori dal campo, perché è necessario essere umili e ascoltare i consigli e le critiche costruttive, il secondo, quello di non imitare gli altri, ma di imparare a sviluppare una propria personalità in campo, come nella vita. A conclusione Manuel ha salutato tutti con queste parole: “Pensate a quello che vorreste essere, perché così sarà. Divertitevi sempre. Manu”. Inevitabile un applauso a microfoni accesi da parte di tutti i partecipanti e inevitabile una sensazione di carica a fronte del momento di impotenza davanti all’incertezza attuale. È infatti riuscito l’intento della riunione, tenendo accesa e ardente la voglia di tornare in campo e di vivere quel sogno che ad ogni partita insegna qualcosa di nuovo, tra gioia, passione e sofferenza. Grazie Manuel.
a.e. Daniela Tagliavia