reni a arezzo

di Leonardo Rosini

Il 26 novembre 2021 è stato giorno dell’imperdibile appuntamento annuale con i componenti dell’Organo Tecnico Regionale. All’auditorium dell’Hotel Minerva oltre cento associati si sono ritrovati per accogliere insieme ai saluti del Presidente di Sezione Sauro Cerofolini, il Presidente del Comitato Regionale Arbitri Tiziano Reni accompagnato dai Componenti Lorenzo Gori, Milco Petrioli e Mirko Mangialardi.

 

commissione cra arezzoCome da aspettative, la serata si è rivelata ricca di argomenti motivazionali, sin dai saluti iniziali del Responsabile degli arbitri di Prima Categoria Mirko Mangialardi: “Vi vogliamo carichi di entusiasmo, ce n’è bisogno!”. Dello stesso avviso il Responsabile degli osservatori Milco Petrioli, che ha affermato: “Quest’anno abbiamo voluto alzare l’asticella, sia nelle cose che richiediamo agli arbitri della Toscana che nelle richieste agli osservatori, avendo già fatto oltre mille visionature”.

Il Presidente CRA Tiziano Reni, ha poi preso la parola tenendo una riunione molto motivazionale, che non ha riguardato gli aspetti tecnici ma quelli emotivi dell’arbitraggio, in una modalità anti-monologo che ha coinvolto simpaticamente molti associati, più e meno esperti, chiamati a rispondere durante tutto l’intervento.

Partendo dal racconto della sua storia personale da arbitro, dall’inizio fino alla nomina come Mentor del progetto UEFA e in seguito dirigente, Reni ha infatti voluto creare un momento di riflessione con i presenti, sottolineando come la vita di un arbitro sia costellata di difficoltà, da quelle legate agli affetti che non si vedono quanto si vorrebbe (e, soprattutto, vorrebbero) per arbitrare: “Mio padre era allibito quando gli dissi che volevo fare l’arbitro, poi già alle prime partite lui e tutti i miei familiari erano in tribuna a fare il tifo per me!”- ci ha raccontato.

 

Altre difficoltà comuni sono le ferie sacrificate per un raduno anziché una vacanza al mare, fino alla delusione di una partitaplatea arezzo andata male. Aspetti come questi e molti altri sono da affrontare con la perseveranza, la resilienza e la voglia di “coltivare il sogno” che però allo stesso modo appartengono a ogni arbitro. Quindi affrontare ogni partita come se fosse l’ultima, lavorando costantemente su quello che c’è da migliorare, fino alla fine. Consapevoli dell’ambiente associativo in cui si può confidare. E su questo il Presidente all’inizio del suo intervento ha anche confidato: “Quando ero giovane la Sezione di Arezzo era l’esempio da imitare, mi ricorderò sempre quando Luciano Giunti ironizzava sulla sua testardaggine da aretino dicendo che avrebbe continuato a mandare ad arbitrare proprio l’arbitro che le squadre non volevano”.

 

cerofolini e reni arezzoL’attenzione di Tiziano sul patrimonio aretino è tornata anche a conclusionevisita cra arezzo dell’intervento, quando ha evidenziato l’esempio del nostro Lorenzo Gori, che dopo tre stagioni da assistente di Serie A ha subito deciso di rimettersi in gioco rappresentando la nostra Sezione a servizio dell’organico regionale. La riunione si è quindi conclusa con i ringraziamenti, a nome di tutti gli associati, del Presidente Cerofolini, che ha consegnato un piccolo omaggio ai quattro ospiti, ringraziandoli per la loro disponibilità e la carica che ci hanno voluto trasmettere.