di Stefano Giordano
Nella serata di venerdì 17 dicembre 2021 il Comitato Regionale Arbitri della Toscana, capitanato dal Presidente Tiziano Reni, coadiuvato dai Componenti Mirko Mangialardi, Francesco Gnarra e Michele Bensi, ha fatto visita alla Sezione maremmana di Grosseto per l’annuale incontro tra il CRA e le sezioni.
Dopo una presentazione iniziale e i saluti dei vari organi tecnici presenti ha preso parola Tiziano Reni, il quale ha saputo ben ambientarsi nel clima maremmano, un clima molto accogliente, segno che, per quanto piccola, Grosseto sia una realtà arbitrale che vive in modo giusto il vero spirito dell’arbitraggio. “Stasera vorrei non fare una riunione tecnica, ma raccontare delle storie, un momento importante per farlo, una storia che come protagonisti ha tutti gli arbitri presenti a questa serata”. Così ha esordito il Presidente, aggiungendo che l’arbitraggio è vita, è quella quotidianità che ogni associato presente in Sezione è abituato a vivere.
La storia raccontata da Reni comincia non più con il fiabesco “c’era una volta”, ma con la parola difficoltà, un termine dal valore totalmente positivo, perché solo chi non è arbitro di solito rimbalza negativamente sulla difficoltà, per un arbitro invece è un punto di partenza, uno stimolo in ogni singola scelta che viene presa. Imparare a convivere con le difficoltà non è affatto un limite, ma un’opportunità enorme che si raggiunge attraverso l’ascolto di se stessi; è per questo che è importante ascoltare se stessi piuttosto che gli altri. Michael Jordan, Elvis Presley, Walt Disney sono tutte persone che stando alle parole degli altri non avrebbero mai dovuto combinare nulla di buono nella propria vita eppure hanno ascoltato se stessi, così come i Beatles che, dopo aver creduto e ascoltato se stessi, adesso sono di fatto ascoltati dal mondo intero per i propri capolavori musicali. “Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui affossi la voce che c’è dentro di voi” è stato il consiglio a riguardo da parte di Tiziano Reni.
Dalla storia si evince che la difficoltà chiama la resilienza, ovvero la capacità di adattarsi ai cambiamenti soprattutto quelli negativi. Il CRA Toscana vuole arbitri che decidono e affrontano una scelta, anche sbagliata, e che siano resilienti e in grado di supportare la propria scelta. Altre parole hanno composto il racconto della serata, tra queste la perseveranza; una condizione personale nell’avere una costanza di atteggiamento per porsi degli obiettivi e per inseguirli fino a raggiungerli.
E infine i sogni, che hanno sempre accompagnato e sempre dovranno accompagnare gli arbitri. Un uomo senza obiettivi vive male, un uomo che non sa sognare non si può considerare vivo. "Inseguite i vostri sogni - ha esortato Reni - prendeteli e coltivateli giorno dopo giorno, solo così diventeranno realtà."