di Luca Cesaretti
Gli associati di Lucca hanno avuto come ospite l’assistente arbitrale internazionale Ciro Carbone della Sezione di Napoli che, grazie al programma dell’AIA che prevede la presenza di visite di associati di livello nazionale nelle Sezioni, ha tenuto una lezione in occasione della Riunione Tecnica Obbligatoria.
Ciro ha ripercorso le fasi salienti della sua carriera arbitrale: partendo dalle prime gare da neo-arbitro della Sezione di Napoli fino al, da lui stesso definito, “traumatico” passaggio da arbitro ad assistente per poi essere nominato internazionale nel dicembre 2018.
Visibilmente emozionato per la coincidenza, Carbone ha raccontato quanto fu difficile per lui la dismissione da arbitro di Serie C, proprio a causa di una non brillante direzione di gara in Lucchese-Pisa. La disillusione di non poter realizzare il proprio sogno di calcare i campi di Serie A fu talmente complicata da accettare che decise di appendere il fischietto al chiodo ed iniziare la carriera da osservatore.
Troppo forte però il richiamo del terreno di gioco che lo portò l’anno successivo ad iscriversi all’esame per diventare assistente nella Commissione Arbitri Nazionali di Serie B, superarlo e arrivare all’obiettivo che mai si sarebbe immaginato di raggiungere: la nomina di assistente internazionale. La sua carriera è così ripartita arrivando presto a debuttare in Serie A: sono storia recente poi i numerosi big match che l’hanno visto protagonista sulla fascia, sia in Italia che in ambito internazionale.
Ai giovani associati lucchesi Carbone ha voluto portare il suo esempio per ricordare loro come sia importante sognare di arrivare in alto, ma che tale sogno debba ritenersi solo uno stimolo: la cosa veramente importante è il lavoro che sta alla base di una carriera, qualunque essa sia. I concetti fondamentali alla base di un gratificante percorso sono: consapevolezza dei propri mezzi, lavorare su sé stessi, porsi obiettivi chiari e raggiungibili nel breve termine e avere il coraggio di decidere e sapere assumersi le responsabilità che il ruolo comporta. Essenziale è anche, secondo l’esperienza personale di Carbone, trovare un punto di equilibrio tra il lavoro, la carriera arbitrale e la famiglia.
A conclusione della ricca serata, in cui Ciro Carbone ha interloquito sui temi più svariati con i fischietti lucchesi, il collega ha voluto terminare la sua esposizione proponendo un breve filmato rappresentativo della filosofia attuata nel suo percorso all’intento dell’Associazione: “È il viaggio che ci rende felici e sodisfatti, non per forza dev’esserlo la destinazione a cui arriviamo. Pertanto, godiamocelo il nostro viaggio nell’AIA.”
Al termine di una serata proficua e ricca di spunti di riflessione, il Presidente Sezionale Antonio Ruffo ha ringraziato con un piccolo ricordo l’ospite, a nome del Consiglio Sezionale e di tutti gli associati lucchesi, contraccambiato con una sua maglietta.