di Simone Iuliano
"Dna comune e spirito di gruppo”: è questo il messaggio più forte che il Presidente della Sezione di Siena, Fausto Rugini, ha voluto trasmettere ai suoi associati in occasione del Raduno precampionato sezionale svoltosi a Perugia, ospiti della FIGC e della Sezione di Perugia, nella splendida cornice del Centro Tecnico.
Il raduno si è aperto con il saluto del Delegato Provinciale della FIGC Carlo Forte il quale, dopo aver augurato ai presenti un buon inizio di campionato, ha rimarcato lo storico legame con la Sezione, legame testimoniato anche dalla sua presenza per entrambi i giorni di raduno.
La prima giornata è stata subito incentrata sul lavoro tecnico guidato dal Presidente Fausto Rugini, con ampio spazio alla visione di filmati tratti da gare provinciali e regionali ed incentrati sulla necessità di acquisire un comune denominatore su aspetti fondamentali quali l’approccio alla gara, la concentrazione, il comportamentale e l’atletico tattico.
Il lavoro tecnico è stato arricchito dagli interventi del Presidente Regionale della FIGC umbra Luigi Repace, del Responsabile della Commissione Regionale Arbitri Umbria Nicola Fraschetti, del Presidente della Sezione di Perugia Francesco Amelia, i quali hanno rimarcato la centralità del ruolo dell’arbitro nel gioco del calcio e l’importanza di un continuo aggiornamento tecnico anche attraverso momenti aggregativi e di confronto come i raduni.
Significativo anche il contributo di Francesco Gnarra, Componente della Commissione Regionale Arbitri Toscana, che ha ricordato ai presenti quanto una adeguata formazione a livello periferico sia importante per le prospettive di inserimento a livello regionale, citando l’esempio di diversi ragazzi di provenienza sezionale che nel corso della scorsa stagione sportiva sono stati proposti al CRA.
A conclusione della prima giornata gli arbitri, dopo essere stati suddivisi in gruppi, hanno visionato ed analizzato dei filmati inerenti la gravità dei falli di gioco e la distinzione DOGSO/SPA, con il coordinamento di alcuni arbitri regionali e nazionali che, come negli anni scorsi, hanno messo a disposizione della Sezione il loro tempo e la loro esperienza nell’arco delle due giornate di raduno.
La mattinata di domenica ha visto lavorare sia gli arbitri, impegnati nei test atletici, sia gli osservatori i quali, dopo una prima parte di lavoro tecnico, hanno assistito alla spiegazione della nuova relazione per le gare del settore giovanile scolastico effettuata dal Componente del Settore Tecnico Vittorio Bini.
La giornata è proseguita con l’illustrazione, sempre da parte di Bini, delle novità introdotte con la Circolare 1 e delle nuove indicazioni interpretative sulla regola 11 con riferimento al concetto di giocata e deviazione, nonché con i consueti quiz regolamentari.
Dopo pranzo sono state condivise le analisi che i gruppi avevano fornito agli episodi visionati in occasione del lavoro svolto durante la giornata precedente: un portavoce per ciascun gruppo, oltre a fornire la soluzione che era prevalsa nel corso della valutazione congiunta, ha dato conto anche delle singole valutazioni, alimentando così un proficuo confronto.
La sessione di lavoro si è conclusa con la visione di alcuni video didattici sugli aspetti trattati nella due giorni di raduno, video che il Presidente Rugini ha mostrato per riepilogare i tratti caratterizzanti che gli arbitri senesi devono avere nella direzione delle gare, a prescindere dalle differenze di età, categoria ed esperienza.
Il raduno si è concluso con la visione di un filmato che mostra le fasi salienti della finale dei 10mila metri agli Europei di Atletica leggera del 2022. Una gara in cui il nostro Yeman Crippa, ritrovatosi a tre giri dalla fine in quarta posizione e in una condizione di difficoltà imprevista, non ha mollato, ha reagito e, dopo essersi messo in testa al gruppo che inseguiva l’atleta norvegese nel frattempo andato in fuga, non si è limitato a difendere una posizione sul podio, ha allungato e, con un finale entusiasmante, ha ripreso e staccato il suo avversario a poco meno di 50 metri dal traguardo, conquistando la medaglia d’oro.
Il messaggio diretto agli arbitri senesi è quello di non accontentarsi perché solo chi non si sente appagato può contribuire all’acquisizione, come singoli e come gruppo, di un Dna che sia identificativo e caratterizzante nell’approccio e nella conduzione di ciascuna gara.