mugnaini a arezzo

di Daniela Tagliaviva D'Aragona

Un ospite molto gradito, presso l’Auditorium “Giancarlo Felici” di ArbitroClub, alla riunione tecnica plenaria di lunedì 20 febbraio: la Sezione di Arezzo ha accolto la componente del Settore Tecnico dell'AIA Kalinka Mugnaini. Presenza d'impatto, linguaggio da leader, concetti semplici ma precisi, Kalinka ha incentrato la serata su un unico argomento principale: l’”handball” o, più semplicemente, il tocco di mano.

lezione mugnaini arezzoHa preceduto i tecnicismi un breve ed interessante excursus storico: nel 1863 è stato necessario regolamentare il “fallo di mano” e la football family si divise in due gruppi, chi dalla parte del rugby e chi dalla parte del calcio. Dopo essere stata sottoposta ad alcune modifiche, ad oggi la regola viene interpretata tenendo presente una componente oggettiva (mano-braccio) ed una componente soggettiva (naturalezza del gesto).

A tal proposito, per aiutare nella valutazione del contatto braccio-pallone e per inquadrare immediatamente la casistica tecnica e disciplinare, Kalinka ha proposto uno schema semplificativo per comprendere quando un tocco di mano diventa infrazione. Per prima cosa è necessario valutare se il contatto è deliberato; qualora non lo fosse, il tocco risulta punibile se il braccio è in posizione innaturale. Ultima casistica in cui lo si punisce è quando il contatto non è deliberato e il giocatore non si fa più grande, aumentando il proprio spazio, ma dopo il tocco viene segnata nell’immediatezza una rete.

Dal punto di vista disciplinare, diversamente da alcuni anni fa, non viene più punito il contatto con il pallone in sé. Attualmente, infatti, perchéplatea arezzo rto un handball sia punibile con il cartellino giallo, deve esserci un'interferenza con una promettente azione di gioco (spa) o quando un attaccante tenta intenzionalmente di segnare rete (comportamento antisportivo). Nel caso invece di un contatto mano/pallone che nega l’evidente opportunità o la segnatura di una rete (dogso) si punisce l’infrazione con il rosso.

Kalinka ha inoltre fatto un focus interessante anche sulla figura del portiere, che, fuori dall’area di rigore, viene considerato come un giocatore qualsiasi, mentre al suo interno un’infrazione commessa con le mani viene punita con un calcio di punizione indiretto (ad esempio in caso di retropassaggio) e ad essa viene abbinato un provvedimento disciplinare soltanto se avviene in occasione di una ripresa di gioco.

Questi concetti fondamentali sono stati consolidati grazie alla visione di alcuni video predisposti dal Settore Tecnico e commentati da Kalinka che è riuscita a coinvolgere numerosi associati di varie categorie, dall’eccellenza ai ragazzini che hanno da poco sostenuto gli esami e che, nel motivare le loro risposte, hanno spiccato per precisione e fermezza di decisione.

La riunione, particolarmente partecipata (sala piena ed una quindicina collegati in video), si è conclusa con il Presidente Sauro Cerofolini che, dopo essersi congratulato per la professionalità e la forza dei messaggi trasmessi, ha consegnato alla nostra ospite un omaggio floreale ed una medaglia rappresentante lo skyline della nostra città.

Ed infine un evento a sorpresa: la torta di compleanno di una neoassociata, , che la sera stessa, dopo l’RTO, ha festeggiato e brindato con Kalinka e con tutti i presenti fra cui gli amici/compagni dell’ultimo corso arbitri, il suo sedicesimo compleanno!