irrati a rezzo

di Leonardo Rosini

“Sappiate che quando siete in campo non siete solo voi stessi, ma anche la vostra sezione e un giorno anche qualcosa in più!”. Questo uno dei principali messaggi trasmessi da Massimiliano Irrati durante la Riunione tecnica sezionale dell’11 aprile scorso nella Sezione di Arezzo.

la platea di arezzoMassimiliano, arbitro della Sezione di Pistoia passato già alla storia per aver diretto la VAR della prima finale dei mondiali che prevedeva questo nuovo aiuto per i direttori di gara, è anche un grande amico della Sezione, tant’è vero che aveva già fatto visita nel 2018 per raccontare il suo modo di vedere l’arbitraggio.

Riconfermando la sua grande semplicità e simpatia nel rapportarsi con tutti, l’arbitro internazionale ha ispirato le riflessioni di diversi partecipanti della serata ripercorrendo alcune esperienze della carriera, dall’inizio dell’attività fino alla decisione di cambiare qualcosa nel suo modo di arbitrare dopo diverse annate di “gavetta” nelle serie minori: “[…] volevo studiarla bene la Seconda categoria, all’ultimo anno ormai sapevo le strade meglio del gps per arrivare in tutti i campi”.
Da questo trascorso di carriera, Massimiliano ha quindi imparato che l’arbitro deve adattarsi ai cambiamenti: “Dovete cercare sempre di cambiare da categoria a categoria sennò non riuscirete ad andare avanti”. Tra gli esempi più lampanti, anche quello più culturale dell’approccio nel confrontarsi con i giocatori che, arrivato alle categorie nazionali, ha dovuto rendere più flessibile in risposta alle differenze colloquiali diverse da regione a regione.

Guardando al breve termine, i cambiamenti riguardano però anche il contesto della partita, per cui spesso può accaderci che una partita che ci eravamo preparati - seppur bene - a casa, puòcena irrati arezzo assumere caratteristiche diverse da quelle attese: “[…] L’arbitro più bravo è quello che capisce con che tipo di partita ha a che fare sin dai primi minuti e che in ogni momento percepisce i fattori che possono influenzarne l’andamento, come la segnatura di una rete” – ha concluso.

Nella seconda parte dell’incontro, Massimiliano ha voluto coinvolgere alcuni presenti, soprattutto tra i più giovani, per riflettere sulle esperienze recenti, tra quelle potenzialmente “traumatiche” e quelle belle, della nostra attività. La gestione dell’errore, di una brutta domenica e gli aspetti più psicologici dell’arbitraggio sono stati i temi più emersi in questo piacevole confronto, dove Massimiliano ha fatto sentire tutti “sulla stessa barca”. Ognuno ha la sua mentalità e le sue strategie per ripartire ma una grossa mano la può dare la Sezione: “E' un posto importante dove frequentarsi e ragionare insieme su come migliorare”.

Ringraziamo Massimiliano per la sua disponibilità e la sua generosità nel rapportarsi con tutti: eventi come questi sono “benzina” per tutti, dai più giovani ai più esperti. Un grande augurio a lui per la conclusione di questa stagione e il proseguimento di questa bellissima carriera.